Il progetto interviene sull’inasprirsi del clima sociale intorno alla questione migratoria usando l’arte come mezzo per creare un incontro autentico tra le persone, conoscenza reciproca e senso di appartenenza comune, in risposta ai sempre più frequenti episodi di intolleranza che si verificano a Roma. In particolare il progetto utilizza le pratiche del teatro e della narrazione orale per intervenire sul disagio delle persone molto vulnerabili: i giovani rifugiati o richiedenti asilo, le giovani donne appena arrivate in Italia (spesso con ricongiungimento familiare) e i loro figli.
Il teatro, per i richiedenti asilo appena arrivati in Italia, è un’opportunità per recuperare le loro spezzature di vita, i traumi del viaggio e costruire nuova presenza, nuova identità, nuova cittadinanza, insieme ai giovani coetanei italiani.
Fino al 2019 il progetto comprendeva anche il percorso teatrale con le giovani donne straniere e italiane del laboratorio Narramondi, presso il Centro Interculturale Miguelim gestito da Asinitas a Torpignattara. Qui le giovani donne, una mattina alla settimana, condividono un percorso sulla narrazione orale di fiabe, miti e racconti di ogni parte del mondo, con il corpo, la musica, la danza e il teatro d’ombra, grazie al coinvolgimento di artisti e formatori. Dai laboratori ha preso vita ogni anno uno spettacolo poi rappresentato in luoghi simbolici del quartiere e della città, e presso alcune scuole del quartiere, frequentate dai figli delle giovani madri coinvolte. I bambini così, oltre a venire coinvolti in laboratori espressivo-narrativi, hanno modo di vedere le loro mamme con un ruolo nuovo, non passivo e isolato, ma attivo e animatore di comunità. Nel 2020 il progetto si è concentrato sul percorso di teatro comunitario con i giovani richiedenti asilo e i ragazzi di seconda generazione, con la conduzione di un regista affermato nel campo del teatro sociale.
Nel 2021 il progetto vuole proseguire l’offerta formativa attingendo a diversi linguaggi artistici: l’arte figurativa, il canto ed il teatro di figura. La drammaturgia viene così costruita insieme ai partecipanti e sulle loro peculiari caratteristiche, a partire da un testo, una suggestione, un ricordo personale o un tema comune.