Fondazione Alta Mane Italia (AMI) è stata costituita dalla Fondation Alta Mane di Ginevra nell’ottobre 2010; ha iniziato ad operare in Italia nel giugno 2011, a seguito del riconoscimento da parte della Prefettura di Roma ottenuto nell’aprile 2011 e la sua successiva iscrizione nel Registro delle Persone Giuridiche.
Lo scopo prioritario della Fondazione è quello di sostenere “progetti volti al miglioramento delle condizioni di vita o di salute delle persone, individui o gruppi di individui, nonché di giovani che si trovano in situazione di grave crisi, di estrema difficoltà sociale o di sofferenza psico-fisica, sostenendo il loro sviluppo e recupero sociale, fisico, ludico, emotivo e psicologico, soprattutto mediante esperienze e iniziative legate all’Arte e alle sue applicazioni nel sociale e nel settore medico-sanitario” (art. 2.1 dello Statuto).
In questi primi 13 anni di attività, Alta Mane Italia ha progressivamente esteso il proprio raggio d’azione a favore della gioventù meno fortunata, intessendo un proficuo dialogo con i propri Partner. I Partner della Fondazione sono per lo più enti, associazioni o ONG impegnati nel sostegno ai giovani più emarginati, o sofferenti a causa di gravi patologie, attraverso iniziative e laboratori artistici.
Le attività artistiche sono di solito inserite in programmi più vasti e strutturati, allestiti principalmente all’interno di centri di accoglienza giovanile (CAG), ospedali, carceri, centri di riabilitazione o comunità terapeutiche, finalizzati all’inserimento e integrazione sociale dei giovani oppure, nei casi di ospedalizzazione, volti alla loro cura o riabilitazione socio-sanitaria. In questi contesti, ai minori ricoverati, attraverso lo stimolo artistico, viene offerta l’opportunità di aprirsi a nuovi linguaggi, spesso non verbali, e di facilitare la relazione con l’altro.
La selezione dei Partners avviene in base alle priorità di azione individuate periodicamente dalla Fondazione, con criteri molto rigorosi in merito alla trasparenza e affidabilità gestionale dell’ente richiedente, all’efficacia e serietà del progetto, alla presenza, o meno, di particolari metodologie adattate a quello specifico settore, all’adozione di eventuali codici di condotta, e al generale all’impatto di tali iniziative sui beneficiari.
Solo un limitato numero di progetti viene approvato annualmente dal Consiglio di Fondazione, in quanto AMI segue attivamente l’evoluzione dei progetti sostenuti, con una politica di attenzione alle esigenze dei Partner, a volte incentivando lo scambio di esperienze per l’accrescimento comune, con un attento monitoraggio delle iniziative, comprensivo anche di incontri e di missioni in loco.
A partire dal 2019 la Fondazione sostiene progetti solo nel territorio italiano.