ÀP – Accademia Popolare dell’Antimafia e dei diritti.
Pasquale Grosso –
Coordinatore Associazione daSud, partner AMI per il progetto P.A.M! – Popular Academy Masterclass
Questa mia breve incursione nel blog sarebbe potuta cominciare più o meno così:
“Una biblioteca e un teatro, un cinema e una web radio e sala di produzione, un’area baby e uno spazio per laboratori. Sono l’infrastruttura di un progetto di educazione e cultura che nasce in una scuola della periferia sud est della Capitale e guarda a tutta la città che si chiama ÀP – Accademia popolare dell’antimafia e dei diritti. È una nuova idea di factory multidisciplinare, un luogo di cultura e sociale per combattere la dispersione scolastica, offrire opportunità formative a giovani e adulti, cambiare l’immaginario sulle mafie e sull’antimafia, favorire la nascita e la diffusione di produzioni culturali innovative.”
Per poi proseguire con una lista infinita di attività, di ospiti che si susseguono incontrando studenti, adolescenti, cittadini.
Poi però esiste un presente e la necessità di provare ad essere lucidi il più possibile: questo luogo da noi tanto desiderato e tanto vissuto in questi ultimi tre anni, è chiuso da settimane, precisamente da quando hanno chiuso le scuole e non abbiamo la minima idea di quando potremmo ripartire, come tutti.
Abbiamo cercato di elaborare collettivamente quello che ci sta capitando, in forma privata prima e pubblica poi: inaugurando sulla nostra pagina facebook un format che abbiamo chiamato #Mappe dove a turno tutte le persone che compongono la galassia dell’Accademia e di daSud si raccontano, alternando riflessioni a stati d’animo, visioni operative ad interrogativi sul mondo della cultura, dell’educazione, della comunicazione, della politica. Sul domani. La nostra attesa più lunga cosparsa di mantra collettivi per affievolire la tensione “andrà tutto bene”, mentre nelle corsie degli ospedali si corre dannatamente contro il tempo.
Il tempo diventa così centrale nella nostra quotidianità, il nostro compito oggi, per provare a non essere inutili soprattutto al cospetto del personale sanitario e degli operai costretti in fabbrica, è quello di ripensare il concetto di tempo e di azione. Il come, dove, quando e perché va necessariamente rivisto, ipotizzando nuove risposte che mettono in discussione quasi tutto. Lavorare con gli adolescenti, proporre modelli di comunità e di aggregazione sociale e produzioni culturali senza i corpi è complesso. Il web ed i servizi della rete sono solo uno strumento, importante e complementare ma uno strumento non “lo” strumento.
Senza mentire a noi stessi proviamo però ad ipotizzare una nuova azione nell’attesa del domani, un’azione che comprenda quello che oggi proviamo a mettere in campo per non perdere la “connessione” sentimentale creata con i ragazzi e le ragazze, le loro famiglie, la nostra comunità. Provando così, quando il domani verrà, ad allargare la nostra comunità fatta di corpi altre e nuove esperienze di comunità interattive. Una sfida da sviluppare nel tempo e non contro il tempo.
Il tempo oggi ci impone una reazione, ed allora ti svegli all’alba e mandi un messaggio ai ragazzi di #RadiodaSud: Ragà che dite, proviamo a continuare da casa?
Nasce così “Tra Quattro Mura-Diario di una quarantena” la trasmissione che i ragazzi hanno deciso di continuare a realizzare fino alla fine di questa vicenda. Con ogni mezzo a loro disposizione, che sia un cellulare o un vecchio microfono, non ha nessuna importanza.
Così abbiamo ripreso le lezioni con i nostri ragazzi dell’Istituto Enzo Ferrari, siamo alle prese con un nuovo calendario di eventi on-line da condividere con voi tutti e tra non molto saranno pronti anche i primi appuntamenti del progetto P.A.M! Popolar Accademy Masterclass sostenuto proprio da Fondazione Alta Mane Italia.
Come noi tanti e tante in queste ore affollano la rete con iniziative belle, interessanti ed entusiasmanti perché ne abbiamo bisogno, così come abbiamo certamente bisogno di ripensare tutte le nostre azioni.
Quando il domani verrà dovremo essere pronti a non tornare indietro.
Per maggiori informazioni sul progetto sostenuto da AMI, click qui.