La poesia è lo strumento artistico con cui il collettivo di poeti di Prometeo, coordinatori del Progetto Gulliver, stimola i giovani beneficiari a guardare al di là della violenza e dei conflitti che caratterizzano l’ambiente in cui vivono. I bambini di Medellin, infatti, sono da anni esposti alla violenza di una città particolarmente difficile e segnata dai conflitti. La poesia permette di sviluppare strumenti di confronto, di ascolto, di sacralizzazione della vita e degli elementi comuni che uniscono invece che dividere, in quanto “la poesia è il canto che umanizza la coscienza di tutti”. In questo modo, questi bambini riscoprono la convivenza, l’integrazione, l’inclusione e la valorizzazione di se stessi e del gruppo in cui sono inseriti.
Il progetto si basa sulla stimolazione della lettura e della scrittura poetica, abbinate ad attività complementari quali il dialogo poetico, la visione di filmati e documentari, l’ascolto di musica suonata dal vivo, la visione e interpretazione di spettacoli teatrali e la produzione e fruizione di opere d’arte plastica. Prevede la partecipazione di otto poeti membri del collettivo poetico Prometeo, in qualità di artisti/educatori che realizzano le ore di poesie nelle scuole e negli orfanotrofi; la partecipazione sporadica di artisti (musicisti, artisti plastici, racconta-storie) alle lezioni di poesia; l’elaborazione di materiale audio-video; la pubblicazione di un libro contenente le poesie elaborate dai giovani beneficiari e la loro partecipazione al Festival Internazionale di Poesia che si tiene annualmente a Medellín.
Tutte queste attività costruiscono il percorso educativo-pedagogico non formale attraverso cui si cerca di stimolare l’immaginazione e la creatività dei bambini, aiutandoli a recuperare l’ingenuità e la spontaneità tipiche di quell’età ma che spesso sono loro negate, costretti ad affrontare situazioni e realtà molto più grandi di loro.