Partner: Casa delle donne per non subire violenza –
Ambito: Inclusione sociale –
Paese: Italia –
Luogo: Bologna –
Anno: 2025 –
Stato del progetto: In corso –
Tipologia: Progetto AMI
IL PROGETTO IN SINTESI
Incontri di arteterapia e musicoterapia all’interno di un percorso collettivo di gruppo di elaborazione della violenza per un gruppo di donne di Bologna.
IL PROGETTO IN DETTAGLIO
Obiettivi
Ridurre il senso di solitudine e impotenza delle donne madri che subiscono violenza nella relazione della coppia genitoriale e diminuire l’impatto della violenza di genere sulle madri;
Promuovere e aumentare benessere attraverso l’empowerment e la decostruzione dei più comuni stereotipi che definiscono il ruolo di madre;
Promuovere indirettamente un miglioramento della relazione madre-figli/e come conseguenza di un migliorato benessere complessivo delle donne partecipanti;
Offrire spazio di elaborazione e consapevolezza sui meccanismi della violenza agiti in particolare nei contesti familiari con presenza di figli e figlie.
Beneficiari
Circa 10 donne che hanno subito violenza, inserite all’interno del Centro Antiviolenza gestito dalla Casa delle Donne.
Attivita
La violenza contro le donne e bambini/e è un fenomeno diffuso e strutturale, trasversale a tutti i contesti sociali, e comprende tutte le forme di violenza: fisica, psicologica, economica, sessuale e stalking, producendo innumerevoli danni, sia fisici che psicologici, sulle donne che la subiscono o l’hanno subita. È importante considerare anche la violenza subita da eventuali figli e figlie, che spesso subiscono a loro volta violenza assistita.
Il progetto prevede la realizzazione di un percorso collettivo di gruppo per l’elaborazione della violenza attraverso gli strumenti e i linguaggi artistici dell’arteterapia e della musicoterapia con l’obiettivo di affrontare i traumi con una modalità multidisciplinare. Il connubio tra strumenti artistici, tecniche di conduzione dei gruppi di sostegno e pratiche collettive offre la possibilità di attraversare un percorso di “guarigione” della ferita provocata dalla violenza con un approccio olistico.
Il gruppo ha lo scopo di diminuire il senso di solitudine ed aumentare il senso di appartenenza ad un contesto “nuovo” in cui ogni esperienza ha valore e nutre l’altra tessendo una rete di relazioni positive, dove risignificare i propri vissuti andando al di là del linguaggio come elemento di espressione.
Al termine, le 10 donne sono supportate a iscriversi a un Coro di voci di donne per continuare il lavoro su di sé attraverso l’uso della voce in un contesto collettivo, per fortificare e rendere stabili i legami già intrecciati durante il percorso gruppale in uno luogo esterno e diverso dagli spazi del Centro Antiviolenza uscendo da una logica di tipo assistenziale.
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