Il teatro per Asinitas, anche in quarantena

Asinitas, partner AMI per il progetto L’Ombra che ride – Teatro con giovani rifugiati

 

Prosegue il progetto di  teatro comunitario di Asinitas, anche in quarantena. I ragazzi del laboratorio teatrale continuano a lavorare tutti insieme, seppur a distanza, all’elaborazione di video-esercitazioni e testi teatrali.

E’ già disponibile il primo video, in cui ogni partecipante racconta la sua personale visione della quarantena, per vederlo click qui.

 

Cos’è per me il teatro:

 

il teatro è la scoperta delle storie umane

la trasformazione delle storie,

se io ho una storia triste il teatro la può trasformare,

liberiamo noi stessi, man mano che racconta questa storia, se si sente un po’ ferito, passa tutti gli stati della storia, alla fine se ne libera

 

Il teatro è un gioco, il gioco ha delle regole.

 

Il teatro è un atto, un azione.

Un atto nobile, di resistenza

 

Uno sfogo, un posto dove la gente mi vede, dove non c’è niente da nascondere, dove posso essere il più bello possibile, più brutto possibile.

 

Il teatro quando lo vedi ti lascia qualcosa, delle domande, degli esempi.

 

Un atto nobile che ha una finalità
che produce cambiamento.
Fare ridere, fare pensare, fare reagire
tramite l’arte. Si possono far cambiare le emozioni, si può far cambiare la vita,

Un atto nobile è rispondere a una necessità di base.

 

Il teatro è un luogo per conoscere le persone da vicino,
Io seguo le persone, vorrei conoscerle

per me è uguale perché io sono straniero.

Come vivere con le altre persone che non conosci,
si può diventare amici. Esser insieme vuol dire fare qualcosa insieme.

 

Il teatro racconta cose profonde di te e ti insegna a esprimerle meglio agli altri

il teatro permette di raccontare cose profonde dentro sè stessi, che di solito non si riesce a dire

 

Non so cos’è il teatro, scrivo sul teatro, è il mio mestiere, ma non so dare una definizione

Incontrare le persone, ridere, mangiare, cambiare.
Il teatro nasce 2500 anni fa seguendo un Dio,
Dioniso, è un do simpatico e cattivo, che rompe, e ricostruisce, trasforma.

Parlare un’altra lingua è una trasformazione.
il teatro in qualsiasi forma lo facciamo è qualcosa che ci cambia. Magari in meglio. Ci insegna a stare insieme, a essere cittadini migliori

Il teatro è nato insieme alla democrazia, ci piace diventare bravi attori, è bello, ma non facciamo teatro solo per questo, ma anche per stare in questa città con maggiore libertà, maggiore dignità, il teatro ci insegna a parlare con gli altri e con noi stessi, è una cosa meravigliosa

 

Il teatro è come un medico che cura noi stessi e anche gli altri

La voglia che abbiamo tutti noi di essere più consapevoli presenti attenti generosi rispetto agli altri

 

Una rivoluzione fatta con amore, la rivoluzione è anche violenta

Artaud parlava della necessità di fare teatro come un vulcano che esplode

La forza tipica della rivoluzione e dell’amore

 

La rivoluzione non deve essere per forza sociale, politica, la rivoluzione parte da noi, dentro di noi

Il teatro ti può stupire, sorprendere, ti fa cambiare idea

Quando si cambia idea ci si sente più fragili, un po’ spaesati però è bellissimo saper cambiare

Senza forzare o imporre niente a nessuno, si può creare molto cambiamento. È la forza del teatro

Apre strade nuove, cosa ci troviamo dentro non lo sappiamo, può succedere di tutto, come iniziare un viaggio. Essere quello che si è, possiamo essere tutto con il teatro, senza nessun giudizio, senza problemi

La forza del teatro è l’amore, è dello spirito.

Il potere senza amore è pericoloso, è dittatura. Il teatro invece è un sistema sociale, di comunità che si incontrano tra loro, attori e spettatori, quando andiamo a teatro siamo in ascolto, sentiamo profondamente

Anche gli attori ascoltano il pubblico e questo se lo facciamo anche nella vita possiamo provare a vivere meglio.

Il teatro è come una stanza segreta dove puoi trovare tutto quello che ti serve, tu ti impegni e ci sono delle regole, è tipo università, un posto dove vai a imparare.

La bellezza è che non paghi,  basta che ti impegni e impari e ascolti, se segui le regole che ci sono in questa stanza

Il teatro è un posto dove mi sento bene con le persone, il modo in cui stavamo insieme per FARE delle cose insieme, sono importanti i verbi, non gli aggettivi

Una casa dove la mia intimità la condivido con gli altri. Le ombre e l’intimità

Mi perette e mi obbliga di stare nel presente. Agire non pensare

L’unico luogo in cui non ho mai paura

Il luogo in cui ho paura al 90%, sono sempre in bilico, in cose molto molto grandi, dal teatro può uscire tutto, mi fa paurissima, la perdita di controllo, però è anche bello. Paura e pace insieme

Sto male e bene insieme. Respirare insieme mettersi al ritmo degli altri. Scoprire i ritmi degli altri

Il teatro è un’ emozione, è i sentimenti

Io non voglio mai fare teatro, come non voglio mai andare in bici, penso: perché devo andare da qui a li con la bicicletta, però poi a metà del viaggio mi sento bene, mi si scalda il corpo, e sono felice. Il corpo e la mente vanno insieme.

Per me il teatro è un evento reale o immaginario in un luogo specifico

Stare nel disordine senza bisogno per forza di mettere ogni cosa a posto.

Per me il teatro è una lente di ingrandimento mi permette di scoprire lati nuovi di me stessa, una cura.

Il teatro è il sentimento per trasmettere idee, emozioni, messaggi

Come uno sport estremo tramite l’esperienza noi proviamo dei sentimenti e tramite questi sentimenti sappiamo di esistere, il sentimento affina la nostra presenza, la sensazione di esistere

Mi sento al sicuro e posso provare che io esisto

È una necessità. Non ci sono schermi hai persone reali vive davanti a te

Quello ti fa sentire vivo

Una battaglia con me stessa poter esprimere la mia personalità quella matta, che non vede quasi mai nessuno. Quell’ansia è una cosa bella è una parte di me

Esserci col mio tremore. Ho imparato questo dal teatro. Alti e bassi, ansie paure soddisfazioni

Teatro è un posto dove sto libera, sono io, faccio la stupida nessuno mi giudica

Una cosa per cambiare la mia idea della vita

Imparo come vivere con altre persone. Condivisione di emozioni in comunità

Dare una cornice alle cose. Superare della timidezza

Per me il teatro è il luogo in cui smetto di chiedermi qual è il mio posto nel mondo e comincio a cercarlo davvero. Sbirciare da una serratura e vedere degli uomini che cuciono la terra al cielo

Uno specchio

Uno strumento per imparare la lingua e la cultura, ma anche dare qualcosa di me, della mia cultura agli altri

Il teatro è una cosa felice, fare scorrere qualcosa che ho dentro come viene

Il teatro è una cosa sacra, perché fa vedere la vita da vicino e la vita è sacra.

 

Questo il testo collettivo di tutti i partecipanti del laboratorio nato da un’idea del regista Antonio Viganò.

Per maggiori informazioni sul progetto click qui.